Le sabbie del tempo by SHELDON Sidney

autore:SHELDON Sidney
La lingua: ita
Format: mobi, epub
editore: Edizione CDE spa
pubblicato: 1989-09-30T22:00:00+00:00

17

Il colonnello Ramón Acoca era di buonumore. I pezzi del mosaico iniziavano finalmente a combaciare.

«Il colonnello Sostelo» annunciò un ufficiale.

«Fallo entrare.»

Non avrò più bisogno di lui, pensò Acoca. Può tornarsene dai suoi soldatini di latta.

Entrò Fal Sostelo. «Colonnello, buongiorno.»

«Buongiorno a lei.»

Che ironia, pensava Sostelo. Abbiamo lo stesso grado, ma questo gigante dal viso deturpato ha il potere di distruggermi. E solo perché ha degli agganci con l’OPUS MUNDO.

Per Sostelo era un affronto dover accorrere alle convocazioni di Acoca quasi fosse un suo subordinato, ma non lasciò trapelare il proprio risentimento. «Voleva vedermi?»

«Sì.» Acoca gli fece cenno di sedersi. «Ho novità per lei. Le suore sono nelle mani di Jaime Mirò.»

«Che cosa?»

«Proprio così. Viaggiano con Mirò; lui e i suoi uomini si sono divisi in tre gruppi.»

«Ma come… come fa a saperlo?»

Ramón Acoca si appoggiò allo schienale della sedia. «Lei gioca a scacchi?»

«No.»

«Peccato. È un gioco molto istruttivo. Per diventare un buon giocatore, è necessario imparare a leggere nella mente del proprio avversario. La partita a scacchi tra Jaime Mirò e me dura ormai da parecchio tempo.»

Fal Sostelo lo fissava. «Non capisco come…»

«Ovviamente non parlo in senso letterale, colonnello. Ma con tutta probabilità io capisco Jaime Mirò più di chiunque altro al mondo. So come funziona il suo cervello. Sapevo che avrebbe tentato di far saltare la diga di Puente la Reina. Lì abbiamo catturato due suoi luogotenenti, e solo per un maledetto colpo di sfortuna Mirò è riuscito a sfuggire. Sapevo che avrebbe tentato di salvarli, e Mirò sapeva che io lo sapevo.» Acoca si strinse nelle spalle. «Ma non avevo previsto che avrebbe usato i tori per mettere in atto il suo progetto.» Dalla sua voce trapelò una punta di ammirazione.

«Sembrerebbe quasi che…»

«Che lo ammiri? È vero, ammiro le sue capacità. Ma disprezzo l’uomo.»

«Sa dov’è diretto Mirò?»

«Viaggia in direzione nord. Lo catturerò nel giro di tre giorni.» Il colonnello Sostelo sussultò, stupito.

«E con questa mossa gli avrò dato scacco matto.»

Era vero che Acoca capiva Jaime Mirò e il modo in cui lavorava il suo cervello, ma per lui non era abbastanza. Aveva cercato un ulteriore vantaggio che gli assicurasse la vittoria, e lo aveva trovato.

«Come?…»

«Uno dei terroristi di Mirò» sorrise il colonnello Acoca, «è un informatore.»

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